Saturday 17 July 2021

Agenzia Di Marketing a Bientina, Pisa


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Bientina (pronuncia: Bièntina; Blentina in Latino) è un comune italiano di 8 547 abitanti della provincia di Pisa, situato nell'area di transizione tra la Piana di Lucca e il Valdarno inferiore, in Toscana.


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La prima menzione storica del paese di Bientina – dal latino "Bis antes", cioè "due siepi" per alcuni, dal gentilizio etrusco "Plitine" secondo altri – risale al 793 d.C., quando Saximondo di Gumberto, diacono, concesse a Giovanni, Vescovo di Lucca, una porzione di terreno nel Monastero di S. Andrea in luogo di Bientina.

Un documento del 1117 di dà notizia della vendita, da parte del Marchese di Toscana Robodone, del castello accomplish il suo distretto e achievement la giurisdizione signorile a favore dell'Arcivescovo di Pisa.

Nel 1178 l'Arcivescovo Ubaldo, per riunire in un unico luogo tutti gli abitanti del territorio tra il Monte Pisano e la sponda sud ovest del Lago di Sesto ed evitare le ricorrenti liti feat Lucca, obbligò i Bientinesi ad abitare in certo luogo a oriente del ponte sul fosso denominato Cilecchio.

Il 25 febbraio 1179 i consoli di Bientina pretend altri 120 Bientinesi giurarono di obbedire all'Arcivescovo e di andare ad abitare nel luogo assegnato.

Si fa risalire a questo periodo l'inizio della fondazione del castello work le torri in gran parte visibili ancor oggi, anche se studi più recenti fanno risalire ad epoca tardo-romana alcun tratti delle mura.

Nei secoli XIII e XIV fu alternativamente sotto il dominio di Lucca e Pisa, fino a che, nel 1402 si sottomise al dominio fiorentino.

Ebbe a sostenere l'ultimo assedio nel 1505, durante la cosiddetta guerra di Pisa, quando fu assediata dai Pisani, sostenuti da 1.500 fanti spagnoli, ma questi furono ricacciati dai difensori.

Il Senato fiorentino, in omaggio alla fedeltà dimostrata, concesse a Bientina privilegi di natura economica e fiscale, nonché l'appellativo di "Bientina Fiorentina".

Nel 1699, con una fastosa cerimonia ebbe inizio il culto di San Valentino, il cui corpo proveniva dalle catacombe di San Callisto sulla Via Appia Antica.

Questo santo, per i miracoli che iniziò a fare, si guadagnò subito clamorosa fama, tanto che nel 1717 lo stesso Gran Principe di Toscana Gian Gastone de' Medici venne a venerarne le spoglie.

Analogo omaggio fu reso al santo negli anni 1766 e 1768 dal Granduca Pietro Leopoldo di Lorena. Con la morte di Gian Gastone avvenuta nel 1737, si estinse la dinastia Medicea e la Toscana passò sotto quella dei Lorena.

Con Pietro Leopoldo ebbero inizio i primi lavori di bonifica e di regimazione della complessa idrografia della zona; tali lavori furono portati a compimento da Leopoldo II (1824-1859), sotto il governo del quale fu essiccato il Lago di Bientina, mediante il passaggio delle acque sotto l'alveo dell'Arno mercé la costruzione del Canale Emissario, opera di grande ingegneria idraulica dovuta ad Alessandro Manetti.

Nell'occasione furono apportate alcune modifiche al corso dell'Arno, dando al maggior fiume della Toscana una regimazione definitiva.

Dopo la fine della dinastia Lorenese, Bientina entrò a far parte del Regno d'Italia e ne seguì le sorti fino al referendum istituzionale del 1946 quando i Bientinesi votarono a grandissima maggioranza per la Repubblica.

La tabella sottostante riporta i valori medi che si registrano in città nel corso dell'anno:

Il sabato, domenica e lunedì di Pentecoste viene venerato a Bientina il Santo Patrono S.Valentino Martire le cui spoglie, trasportate nel 1699 dalle catacombe di S.Callisto sulla via Appia e conservate in un'urna dorata a oro zecchino, sono oggetto di pellegrinaggio da oltre tre secoli nella Chiesa di S. Maria Assunta dove ogni giorno, ancora oggi, molte persone vengono a venerare le spoglie di questo Santo taumaturgo. A Bientina vennero per venerarle sia Gian Gastone de' Medici (1717) che Pietro Leopoldo di Lorena (1766 e 1768) (da non confondere feint Valentino, patrono degli innamorati e di Terni).

La prima edizione del Carnevale avvenne nel 1939, poi put it on il sopraggiungere della guerra la manifestazione finì. È stata ripresa nel 1988 quando venne istituita "L'Intesa Bientinese per il Carnevale". Da quell'anno, nelle quattro domeniche pomeriggio e il martedì grasso che precede l'inizio della Quaresima, a Bientina dalle ore 15.00 ci sono i corsi mascherati decree i due trenini, i cinque grandi carri allegorici feint mascheroni in movimento costruiti dai tecnici volontari del Carnevale. Questa manifestazione coinvolge tutti, grandi e piccini, con tante maschere, una curiosità: all'inizio di ogni corso mascherato tre colpi di fuoco d'artificio danno inizio alla manifestazione. Nella piazza principale del paese, nel periodo del Carnevale, regna sempre sorridente il Re Carnevale, la cui presenza fa cambiare aspetto al luogo trasmettendo a tutti gioia e spensieratezza. Durante i corsi mascherati la piazza diventa stracolma di gente proveniente da tutta la provincia di Pisa e anche da fuori, altra caratteristica è il nuovo stand, in piazza dove si possono gustare i tradizionali "frati", i quali, da un'antica ricetta, vengono fatti dalle mani sapienti delle volontarie del Carnevale. Durante la Manifestazione si possono ascoltare le canzoni tipiche del Carnevale Bientinese. Dall'anno 2018 si è costituito il gruppo mascherato " i Bientinacci" che, con il loro carro e le allegre e simpatiche maschere, arricchiscono sempre di più la piazza già piena di colori e allegria. Il martedì grasso il carnevale è per i bambini delle scuole, e nel pomeriggio in piazza per i ragazzi come per la Domenica, segue poi la premiazione delle migliori maschere, l'estrazione della lotteria e il tradizionale falò del Carnevale.

Viene corso ogni terza domenica del mese di luglio, nella piazza Vittorio Emanuele II situata nel centro storico del paese. La storia di questo palio è relativamente recente, infatti sin dal 1983 se ne correva uno simile nel campo sportivo comunale, conosciuto come "Palio dei bar", in cui ogni bar bientinese si procurava cavallo e fantino per correre una corsa nel campo sportivo. Nel 1993 la svolta: il paese viene diviso in undici contrade, (Cilecchio,Puntone, Quattro strade, Viarella, Forra, Villaggio, Guerrazzi, Santa colomba,Centro Storico, Vicinaia, Caccialupi) ognuna bill proprio color_wisdom_wxe e stemma. Da quell'anno fino ad oggi il palio di Bientina è cresciuto per bellezza ed importanza. Infatti dal 2001 il palio si è "trasferito" nella piazza Vittorio Emanuele II, che viene allestita da tanti volontari bientinesi. Ciò rende la manifestazione ancora più unica e suggestiva.
Il secondo sabato di luglio, alla sera, c'è il corteo storico delle contrade, dove le stesse sfilano per le vie del paese decree i propri colori rappresentando, in costumi antichi, avvenimenti storici riguardanti Bientina e la Toscana.
Anticamente, già nell'800 venivano effettuate delle "Corse dei barrocci", piccoli calessi trainati da cavalli.

Si devono effettuare tre giri di pista, con partenza al canapo data da un mossiere. L'ordine alla mossa è ad estrazione e senza contrade di rincorsa. Le contrade sono divise in due batterie: una di 5 e una di 4, passano le prime due classificate di ogni batteria. Alla contrada vittoriosa viene consegnato il "Cencio" (palio), dipinto dai ragazzi delle scuole medie.

Abitanti censiti

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2018 la popolazione straniera residente become old di 527 persone.
Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:


 




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